Pinot Nero
Coltivato in origine nella Borgogna e nello Champagne, il vitigno si è diffuso in Germania ed in altre zone viticole del mondo; in Italia viene coltivato soprattutto in Trentino Alto Adige ed in Lombardia; scarsa ma in fase di espansione è la sua diffusione in Friuli e nel centro Italia. È il capostipite della famiglia dei Pinots dal quale per mutazione sono derivati il Bianco e il Grigio.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
1.427 | 2.143 | 3.538 | 3.314 | 4.441 |
SUPERFICIE COLTIVATA IN FRANCIA
ANNO |
1968 | 1979 | 1988 | 1998 | 2008 | 2018 |
ETTARI |
11.876 | 17.270 | 21.971 | 25.871 | 28.006 | 36.727 |
Epoca di germogliamento: medio-precoce.
Epoca di maturazione: preoce.
Produzione: buona e costante.
Caratteri ampelografici:
la varietà non è omogenea presentando diversi biotipi che si differenziano, in funzione degli obiettivi della selezione, nella forma della foglia, nella grandezza e forma del grappolo, nella quantità e qualità della produzione. Nella descrizione sarà evidenziato il Pinot Nero più intensamente coltivato in Borgogna. Germoglio ad apice mediamente espanso, cotonoso, biancastro. Foglia media, tondeggiante, trilobata, lembo a coppa, spesso, di colore verde scuro, pagina inferiore leggermente tomentosa. Seno peziolare a V aperto o chiuso. Grappolo piccolo, compatto, cilindrico, spesso con un’ala evidente e con peduncolo corto e grosso. Acino medio-piccolo, a stacco abbastanza facile; buccia nero-violacea, pruinosa, leggera; polpa a sapore semplice.
Attitudini colturali:
vitigno di media vigoria, con portamento della vegetazione ricadente; tralci ramificati, internodi medio-corti. Si adatta ai diversi terreni purché non eccessivamente fertili ed umidi; preferisce climi temperati e non eccessivamente caldi e possibilmente buone esposizioni.
Allevamento e potatura:
si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura purché non troppo espanse e ricche. Sono consigliabili forme di allevamento a controspalliera, sesti di impianto abbastanza fitti, potature corte o lunghe ma non ricche.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
sensibile alla botrite ed al marciume acido nei climi più piovosi ed umidi. Soffre la siccità prolungata.
Potenziale enologico:
dà un vino di alta qualità sia vinificato in rosso, sia in bianco. Nella vinificazione in rosso dà un vino delicato che si affina notevolmente con l’invecchiamento; nella vinificazione in bianco, per la preparazione di vino spumante, dà un vino caratteristico, ottimo per il suo fragrante bouquet.
Cloni in moltiplicazione:
Pinot Nero R4, VCR9, VCR18, VCR20,VCR453, ISV15, 5V 17, LB4, LB9, SMA185, SMA191, SMA201, MIRA01-3004, MIRA95-3047, MIRA98-3140; cloni francesi: Inra-Entav113, 115, 292, 521, 667, 777, 872, CANAJA2.
Cloni di prossima presentazione all'omologazione:
Pinot Nero VCR274*, VCR200*, VCR151*, VCR153*, VCR416*, VCR522*.
Pinot Nero
R4
Potenziale enologico:
Origine: Grave del Friuli
Anno di omologazione: 1969
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— R4
Pinot Nero
VCR9
Potenziale enologico:
Origine: California
Anno di omologazione: 2003
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR9
Pinot Nero
VCR18
Potenziale enologico:
Origine: Tauriano (PN)
Anno di omologazione: 1995
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR18
Pinot Nero
VCR20
Potenziale enologico:
Origine: Torrazza Coste (PV)
Anno di omologazione: 2000
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR20
Pinot Nero
VCR453
Potenziale enologico:
Origine: Mariano del Friuli (GO)
Anno di omologazione: 2013
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR453
Pinot Nero
VCR274*
Potenziale enologico:
Origine: Colli Orientali del Friuli Venezia Giulia
*In via di omologazione
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR274*