1920
In un contesto storico reso ancor più complicato dalla povertà e dagli strascichi della Grande Guerra proprio a Rauscedo, piccolo paese ai piedi delle Prealpi Carniche, viene perfezionata e affinata la tecnica dell’innesto al tavolo dando vita alla prima barbatella innestata in terra friulana. Prezioso, in quest’ottica, il suggerimento fornito dalla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Padova agli agricoltori di Rauscedo.
1933
Lo sforzo collettivo che accomuna tutto il paese di Rauscedo, fa germogliare il senso della solidarietà, mutualità e genialità che si concretizza con la nascita dei Vivai Cooperativi Rauscedo. Nei magazzini limitrofi si assiste alla distribuzione delle barbatelle e al loro trasporto con i mezzi più svariati: biciclette, motociclette, cavalli, etc...
1933
Nel listino del 1933 si possono evidenziare come disponibili alla vendita ben 24 varietà a bacca rossa, 16 a bacca bianca, 17 varietà da tavola e ben 7 portinnesti.
1937
Viene inaugurata la nuova sede dei Vivai Cooperativi Rauscedo, situata nel centro i Rauscedo. È un avvenimento storico di grande importanza per i soci e per tutto il paese di Rauscedo che nei momenti di difficoltà saprà stringersi attorno a questa Cooperativa che diventerà non solo il simbolo del riscatto del duro e poco remunerativo lavoro dei campi, ma assumerà anche una valenza sociale e di mutualità che non è venuta meno ai giorni nostri.
1951
I VCR dispongono di una bella sede di oltre 6.000 m2, 60 ettari a vivaio, 5 milioni di innesti e soprattutto, delle 200 famiglie della borgata, ben 156 sono associate alla cooperativa.
1952
Si studia il nuovo logo VCR e un nuovo catalogo. Il messaggio che con il nuovo logo si vuol trasmettere ai viticoltori è l'unitarietà della Cooperativa. Tanti soci (156) in un'unica azienda.
1960
Le barbatelle VCR varcano i confini nazionali. Importanti vendite vengono effettuate in Albania, Jugoslavia e in misura più contenuta in Francia e Spagna.
1965
Realizzazione del Centro Sperimentale VCR con l’obiettivo di perfezionare le tecniche vivaistiche e di avviare programmi di selezione clonale di portinnesti e delle principali varietà di vite coltivate allora in Italia. La selezione clonale compie i primi passi e i Vivai Cooperativi Rauscedo, unica azienda privata a potersi fregiare del titolo di “Costitutore viticolo”, nel 1969 riesce a omologare i primi 51 cloni della serie “Rauscedo”.
1970
Le microvinificazioni entrano nella routine dell’attività del Centro sperimentale e richiamano, sempre più, l’attenzione e l’interesse degli specialisti del settore creando l’occasione per un dialogo diretto tra enologi e vivaisti nell’interesse di tutto il comparto vitivinicolo.
1972
Il 1972 rappresenta un’altra tappa fondamentale per i VCR: viene inaugurata la nuova sede centrale, peraltro già operativa dal 1968, dotata di moderni uffici e magazzini di lavorazione e conservazione della superficie di oltre 12.000 m2.
1980
VCR si affaccia alle nuove tecniche di propagazione della vite come la micropropagazione, l’innesto a verde, il risanamento attraverso termoterapia, l’impiego della paraffina e della pacciamatura e l’utilizzo dell’innesto a omega. L’introduzione successiva, nell’iter di selezione clonale, dell’Elisa test e della PCR perfeziona e velocizza i tempi delle verifiche sanitarie dando vita ad un nuovo programma di selezione volto all’ottenimento di cloni originali VCR ancor più performanti e di più elevato livello genetico-sanitario.
1986
E’ il momento di inserirsi nel mercato dell’Italia meridionale. La struttura commerciale VCR è ormai diffusa nel territorio nazionale grazie anche al lavoro “di piazza” espletato dagli agenti.
1987
Data storica: è l’inizio della collaborazione con Agromillora Catalana in Spagna che successivamente strutturerà la presenza VCR con 25 agenti di vendita ed arriverà a vendere 9 milioni di barbatelle all’anno.
1989
È il momento della Grecia, mercato non ancora importante come la Spagna, ma comunque interessante in quanto accanto alle varietà internazionali da vino e da tavola, si utilizzano non poche cultivar autoctone, che negli anni successivi saranno oggetto di selezione clonale in collaborazione con Vitro Hellas.
1995
La cooperativa dà corso alla realizzazione di un’altra importante opera ossia l’impianto di Piante Madri Marze di Fossalon di Grado realizzato con i migliori cloni di categoria base per assicurare ai soci VCR e ai viticoltori un prodotto sano e di elevate caratteristiche genetiche. La superficie iniziale, pari a circa 30 ettari di vigneto, consta ora di circa 130 ettari ai quali si aggiungono i 20 in Francia a Nimes e i 350 presso i soci VCR.
1996
L’espansione commerciale della VCR prosegue ininterrotta: in Italia annualmente vengono collocati 23 milioni di barbatelle e all’estero oltre 7 milioni. In alcuni paesi come Stati Uniti, Australia, Cile e Sud Africa le barriere fitosanitarie esistenti consentono la sola produzione in loco. Per questo motivo la VCR decide di creare in California, assieme ad un partner locale, una società vivaistica denominata Novavine. È il primo passo per una presenza stabile in un mercato prestigioso come quello californiano. Poco dopo i cloni VCR si diffondono anche in Australia grazie alla collaborazione con Chalmers Nurseries.
2002
Arriva il momento anche della Francia! A Nimes, nel Midì, viene creata VCR-France, società che vede come partner VCR con il 90% del capitale e i fratelli D’Andrea di Tolosa (ma originari di Rauscedo) con il 10%. Con questo nuovo investimento VCR si assicura una presenza stabile in Francia. Le vendite nel 2007 raggiungono 3 milioni di unità e questo fa si che venga costruita a Boucoiran la nuova sede della VCR France dotata di moderni uffici, frigoriferi, magazzini e sale di lavorazione per le barbatelle.
2006
Con l’obiettivo di fornire soluzioni concrete al cambiamento climatico in atto e alle molteplici necessità del comparto viti-vinicolo, VCR è partner ufficiale dell’Università di Milano e dell’Università di Udine / Centro di Genomica Applicata in due importanti progetti di R&D. Il primo, volto alla creazione dei portinnesti della “Serie M”, più rustici e performanti dei tradizionali, Il secondo mirato invece all’ottenimento e alla successiva commercializzazione delle varietà resistenti a peronospora e oidio, passo sempre più necessario per garantire un futuro prospero alla nostra viticoltura.
2014
Avvio, in collaborazione con l’Istituto di Genomica Applicata (IGA), del progetto NeosVine per l’impiego delle moderne biotecnologie verdi in viticoltura. L’applicazione di innovative tecniche di genome editing consentirà di apportare modifiche mirate a livello di sequenze di DNA, in corrispondenza di geni che controllano specifiche proprietà biologiche, migliorando le qualità agronomiche delle piante. Attraverso questo impegnativo percorso, ancora una volta, i VCR si prefiggono l’obiettivo di fornire soluzioni concrete ed efficaci a tutti i viticoltori.
2019
Come la storia insegna “è importate sapere da dove si viene, per capire dove si sta andando” e il lungo viaggio sin qui compiuto dalla cooperativa non può che essere un’ottima base di partenza per contribuire in maniera determinante all’innovazione del settore vivaistico-viticolo. In quest’ottica, convinti che il miglior modo per predire il futuro sia crearlo, i Vivai cooperativi Rauscedo investono nuovamente in Ricerca ed Innovazione dando vita al VCR Research Center un centro sperimentale dotato delle più moderne tecniche biotecnologiche, qualità necessarie oggi e che risulteranno indispensabili già da domani.
OGGI
Il lungo percorso della VCR ha portato a realizzare qui a Rauscedo il più grande complesso vivaistico al mondo. Con 80 milioni di barbatelle prodotte annualmente la leadership è assoluta. Nei mercati strategici la presenza è assicurata da strutture di distribuzione solide ed efficienti: dalla Spagna alla Grecia, dalla Francia agli Stati Uniti e Russia, i viticoltori possono contare su una rete di Agenti capillare coordinata dai Responsabili di Area, come del resto avviene in Italia. In altri Paesi, il rapporto di collaborazione è assicurato da Agenti con mandato in esclusiva, gestiti direttamente dalla sede centrale. In totale la VCR opera in ben 30 Paesi viticoli.