Moscato Amburgo
Vitigno diffuso in Italia, Francia e Paesi dell’Est Europa la cui origine non è conosciuta.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
877 | 218 | 257 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Vigoria: buona.
Fertilità reale: 1,5.
Produzione: media.
Peso grappolo: 350-450 g.
Peso acino: 6-7 g.
Vinaccioli: 2 per acino.
Tenore zuccherino: 16-18%.
Acidità totale: 5,5‰.
PH: 3,40.
Resistenza ai trasporti: discreta.
Caratteri ampelografici:
il germoglio presenta un’elevata densità di peli coricati. Foglia trilobata o pentalobata con seno peziolare aperto e denti medio-grossi. Non presenta pigmentazione antocianica delle nervature. La pagina inferiore presenta una bassa densità di peli eretti e coricati. Grappolo medio. Acino di forma ellittica a sapore delicatamente moscato, con buccia sottile.
Allevamento e potatura:
vitigno a portamento della vegetazione orizzontale e semiricadente per cui necessita di un’attenzione particolare nell’allevamento e nella potatura verde. Predilige terreni mediamente fertili e sistemi di allevamento a spalliera o a pergola.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
sensibile all’oidio e alla peronospora. Per contro, è poco sensibile alla botrite. Può evidenziare fenomeni di incompatibilità se innestato su Kober 5BB.
Giudizio complessivo:
questo vitigno ad uva da tavola può essere anche utilizzato per elaborare vini frizzanti o succhi di frutta. Ha un basso grado zuccherino e non è molto ricco di colore. A causa della buccia sottile tollera con difficoltà i lunghi trasporti.
Cloni in moltiplicazione:
Moscato Amburgo VCR493, VCR494, cloni francesi: 202.