Garganega
Vitigno probabilmente originario della Grecia, trova l’epicentro di produzione nelle zone di Soave e Gambellara nel Veneto. In Sicilia è diffuso il Grecanico, vitigno pressoché identico alla Garganega.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
13.799 | 12.484 | 13.048 | 11.636 | 10.253 |
Epoca di germogliamento: medio-tardiva.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Produzione: abbondante e costante; non si deve eccessivamente abbondare nella carica di gemme per pianta per ottenere una buona lignificazione dei tralci ed una regolare maturazione dell’uva.
Caratteri ampelografici:
la varietà non è molto omogenea, le caratteristiche differenziali riguardano non solo il grappolo ma anche l’aspetto generale della pianta. Si prenderà pertanto in esame la Garganega più diffusa nelle classiche aree di coltura (Soave, Gambellara). Germoglio ad apice mediamente espanso, verde-biancastro, cotonoso. Foglia media, pentagonale, quinquelobata, con denti molto evidenti, lembo verde opaco un po’ bolloso, glabro. Seno peziolare a V o a U più o meno aperto. Pagina inferiore aracnoidea. Grappolo lungo, cilindrico, con ali molto pronunciate, relativamente spargolo, con rachide che a volte spacca in punta. Acino medio sferoide, di colore giallo dorato a stacco relativamente facile, ombelico persistente; buccia spessa; polpa succosa, di sapore semplice.
Attitudini colturali:
vitigno vigoroso con portamento della vegetazione semieretto. Tralcio lungo di media robustezza, un po’ fragile, con internodo medio, di scarsa lignificazione nei climi più freddi. Preferisce terreni tendenzialmente fertili e sciolti e possibilmente buone esposizioni nelle zone classiche di coltura per ottenere un prodotto di qualità.
Allevamento e potatura:
esige forme di allevamento abbastanza espanse e potature lunghe nei climi settentrionali, si adatta a potature medie nel sud. Classicamente allevato a pergola o tendone, poco si adatta al nord ad ampie meccanizzazioni. Nei climi più caldi del sud, ove la maturazione dei tralci è buona, si possono adottare forme a controspalliera facilmente meccanizzabili.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
esige forme di allevamento abbastanza espanse e potature lunghe nei climi settentrionali, si adatta a potature medie nel sud. Classicamente allevato a pergola o tendone, poco si adatta al nord ad ampie meccanizzazioni. Nei climi più caldi del sud, ove la maturazione dei tralci è buona, si possono adottare forme a controspalliera facilmente meccanizzabili.
Potenziale enologico:
dà un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati, snello di corpo, fresco, giustamente tannico ed acido, profumato. Con un’adeguata conservazione in fruttaio si ottiene un ottimo vinsanto.
Cloni in moltiplicazione:
Garganega R4, VCR7, VCR13, VCR39, VCR105, ISVCV11, ISVCV18, ISVCV24, ISVCV69, ISVCV84.
Garganega
R4
Potenziale enologico:
Origine: Gambellara (VI)
Anno di omologazione: 1969
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— R4
Garganega
VCR7
Potenziale enologico:
Origine: Gambellara (VI)
Anno di omologazione: 2006
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR7
Garganega
VCR13
Potenziale enologico:
Origine: Soave (VR)
Anno di omologazione: 2006
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR13
Garganega
VCR39
Potenziale enologico:
Origine: Soave (VR)
Anno di omologazione: 2006
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR39
Garganega
VCR105
Potenziale enologico:
Origine: Gambellara (VI)
Anno di omologazione: 2006
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR105