Verdicchio
Vitigno di origine antichissima, già conosciuto in epoca romana, si coltiva principalmente nelle Marche e sporadicamente nelle regioni limitrofe. Come Trebbiano di Soave o Lugana è diffuso nella zona del Lago di Garda e in provincia di Verona e Brescia.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
SUPERFICIE A VERDICCHIO |
3.863 | 3.831 | 3.919 | 3.714 | 2.300 |
SUPERFICIE A TREBBIANO DI SOAVE E TREBBIANO DI LUGANA | 1.693 | 1.993 | 2.368 | 1.803 | 950 |
Epoca di germogliamento: medio-tardiva.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Produzione: buona e relativamente costante.
Caratteri ampelografici:
la varietà è relativamente omogenea; caratteri differenziali riguardano la vigoria e la posizione delle gemme fruttifere, la forma del grappolo ed il colore dell’acino. È identico al Trebbiano di Soave. Germoglio ad apice espanso, cotonoso, verde-biancastro con sfumature rosate ai bordi. Foglia media, pentagonale, trilobata o quinquelobata, lembo leggermente ondulato, verde scuro, cotonosa la pagina inferiore. Seno peziolare a lira chiusa con margini a volte sovrapposti. Grappolo medio, compatto o semicompatto, conico, alato. Acino medio, rotondo, di colore verde-giallastro; buccia consistente ed un po’ pruinosa; polpa succosa, di sapore semplice, dolce.
Attitudini colturali:
vitigno vigoroso con portamento della vegetazione semieretto. Tralcio robusto ad internodi medi. Preferisce terreni tendenzialmente argillosi e zone di collina arieggiate e ben esposte per una sana e completa maturazione dell’uva.
Allevamento e potatura:
preferisce forme di allevamento medie e potature lunghe. È difficile che si adatti a forme per la meccanizzazione integrale per la delicatezza dell’uva. Si consigliano le forme tradizionali a controspalliera con adeguati interventi a verde onde evitare attacchi di crittogame al grappolo.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
scarsa la resistenza alle crittogame ed in particolare all’oidio ed alla botrite. Buona la resistenza ai freddi tardivi, meno a quelli invernali.
Potenziale enologico:
dà un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, piacevolmente amarognolo, snello di corpo, vivo, di sapore asciutto, di profumo sottile e delicato. Dotato di buona struttura ed acidità, si adatta anche al breve invecchiamento.
Cloni in moltiplicazione:
Verdicchio R2, VCR3, VCR28, VCR107, CSVAPVE2, CSVAPVE5, 10ISV, ARSIAL CRA553.
Cloni di prossima presentazione all’omologazione:
Verdicchio VCR436, VCR438.
Verdicchio
R2
Potenziale enologico:
Origine: Iesi (AN)
Anno di omologazione: 1969
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— R2
Verdicchio
VCR3
(Biotipo Trebbiano di Soave)
Potenziale enologico:
Origine: San Bonifacio (VR)
Anno di omologazione: 2002
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR3
Verdicchio
VCR28
(Biotipo Trebbiano di Lugana)
Potenziale enologico:
Origine: Puegnago (BS)
Anno di omologazione: 2002
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR28
Verdicchio
VCR107
Potenziale enologico:
Origine: Cerreto d’Esi (AN)
Anno di omologazione: 1999
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR107