Uva di Troia
Vitigno originario probabilmente dell’Asia Minore e importato dai Greci in Puglia, ha trovato il suo epicentro colturale in provincia di Bari.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
9.887 | 5.685 | 3.031 | 1.781 | 2.059 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Produzione: buona e costante.
Caratteri ampelografici:
la varietà è abbastanza omogenea, eventuali caratteri differenziali si riscontrano nella forma e nella compattezza del grappolo. Germoglio ad apice mediamente espanso, un po’ lanuginoso, verde chiaro, con sfumature bronzate verso gli orli. Foglia media, pentagonale, quinquelobata, lembo piano, leggermente rugoso, verde opaco, lanuginosa la pagina inferiore. Seno peziolare a U o a lira talvolta con bordi sovrapposti. Grappolo medio, semicompatto, conico, cilindrico, alato. Acino medio, sferoide, di colore blu-violetto, con ombelico visibile, buccia spessa e pruinosa; polpa carnosa, di sapore semplice.
Attitudini colturali:
vitigno di buona vigoria con portamento della vegetazione ricadente. Tralci robusti ad internodi medi. Si adatta ad ogni tipo di terreno nei climi caldi.
Allevamento e potatura:
si adatta ad ogni forma di allevamento e di potatura; non presenta problemi per forme adattabili alla meccanizzazione integrale.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
normale, un po’ sensibile all’oidio; in stagioni caldoaride è sensibile alla scottatura degli acini.
Potenziale enologico:
dà un vino di colore rosso rubino intenso, tendente al violaceo, molto di corpo e ricco di colore, alcolico, a contenuta acidità fissa. Vinificato in bianco può dare un ottimo rosato, fruttato, sapido, delicato.
Cloni in moltiplicazione:
Uva di Troia VCR1, UBA49G, UBA52N, UBA53N.
Cloni di prossima presentazione all’omologazione:
Uva di Troia VCR448.
Uva di Troia
VCR1
Potenziale enologico:
Origine: Andria (BA)
Anno di omologazione: 1992
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR1