
Trebbiano Romagnolo
Vitigno tipico della Romagna ove viene intensamente coltivato, originario forse del bacino orientale del Mediterraneo; è scarsamente e sporadicamente diffuso in Emilia ed in altre zone viticole italiane.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
26.992 | 25.828 | 28.908 | 20.020 | 16.656 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: media.
Produzione: abbondante e costante; essendo il vitigno molto fertile bisogna adottare una potatura non eccessivamente ricca, in funzione dell’ambiente, per non ottenere un prodotto di scarso pregio.
Caratteri ampelografici:
la varietà è abbastanza omogenea, leggere differenze si riscontrano solo nella forma e grandezza del grappolo e nella fertilità. Germoglio ad apice mediamente espanso, cotonoso, biancastro. Foglia media, pentagonale, pentalobata o trilobata, lembo piegato a coppa, verde chiaro, un po’ bolloso, pagina inferiore tomentosa. Seno peziolare a lira o a V stretta con bordi sovrapposti o tendenti a chiudersi. Grappolo medio-grande, tronco-piramidale, con due ali evidenti, giustamente compatto. Acino medio, sferoide, di colore giallo ambrato, a stacco abbastanza facile; buccia consistente; polpa succosa, acidula, dolce.
Attitudini colturali:
vitigno vigoroso con portamento della vegetazione semiricadente e tralci di media robustezza, lunghi. Si adatta ai diversi ambienti; nelle zone collinari di coltivazione può dare un prodotto di una certa finezza.
Allevamento e potatura:
si adatta alle diverse forme di allevamento pur preferendo potature lunghe e ricche. Accetta potature medio-corte e la plasticità dei tralci permette ogni forma di meccanizzazione della potatura.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
un po’ sensibile all’oidio, molto sensibile agli acari.
Potenziale enologico:
dà un vino di colore giallo paglierino, con profumo vinoso, netto e non privo di una certa eleganza soprattutto se ottenuto in aree collinari. È indicato anche per il tipo di vino frizzante, essendo provvisto di buona acidità fissa e per la produzione di brandy.
Cloni in moltiplicazione:
Trebbiano Romagnolo R5, VCR424, VCR429, VCR436.
Cloni di prossima presentazione all’omologazione:
Trebbiano Romagnolo VCR63, VCR318.

Trebbiano Romagnolo
R5
Potenziale enologico:
Origine: Prati di Lugo (RA)
Anno di omologazione: 1969
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— R5


Trebbiano Romagnolo
VCR424
Potenziale enologico:
Origine: Durazzanino (FO)
Anno di omologazione: 2013
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR424


Trebbiano Romagnolo
VCR429
Potenziale enologico:
Origine: Durazzanino (FO)
Anno di omologazione: 2013
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR429


Trebbiano Romagnolo
VCR436
Potenziale enologico:
Origine: Durazzanino (FO)
Anno di omologazione: 2013
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR436
