Teroldego
Varietà di probabile origine veronese, è oggi coltivato nella piana Rotaliana a nord di Trento. Presenta affinità genetiche con Marzemino, Syrah e Lagrein.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
808 | 609 | 505 | 690 | 720 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Produzione: buona e regolare.
Caratteri ampelografici:
la varietà presenta una discreta variabilità al proprio interno. Apice del germoglio espanso, lanuginoso, di colore verde-biancastro con leggere sfumature rosa. Foglia grande pentagonale, trilobata con seno peziolare a V-U chiuso. Pagina inferiore sublanuginosa. Grappolo medio-grande allungato di forma piramidale con due piccole ali, mediamente compatto. Acino medio con buccia spessa e coriacea; polpa a sapore neutro.
Attitudini colturali:
vitigno di buona vigoria con portamento della vegetazione procombente. Predilige terreni leggeri o debolmente argillosi, permeabili, e climi asciutti e ventilati.
Allevamento e potatura:
esige potatura lunga per la scarsa fertilità delle gemme basali. Si consigliano forme di allevamento espanse.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
nelle annate umide è soggetto a botrite e marciume acido. Presenta elevata sensibilità al disseccamento del rachide. Buona la resistenza ai freddi invernali e alle gelate tardive.
Potenziale enologico:
dà vino di colore rubino carico con leggero profumo di mandorla, di buona struttura, mediamente alcolico, leggermente tannico, di buona acidità e dotazione antocianica. Con l’invecchiamento acquisisce carattere di vino superiore.
Cloni in moltiplicazione:
Teroldego VCR139, SMA133, SMA138, SMA145, SMA152.
Cloni di prossima presentazione all'omologazione:
Teroldego VCR301, VCR433, VCR470, VCR401.
Teroldego
VCR139
Potenziale enologico:
Origine: Castel Beseno (TN)
Anno di omologazione: 2013
MEDIA VARIETALE
ANALISI SENSORIALE
—●— Media Varietale
—●— VCR139