Maiolica
Di origini sconosciute, sebbene risulti coltivata in Abruzzo da lungo tempo, questa varietà a bacca nera è ora diffusa sporadicamente in provincia di Pescara e Chieti, ma è presente in piccolissime aree della provincia di Macerata, nelle Marche.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
171 | 214 | 146 | 76 | 26 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: media.
Produzione: abbondante e abbastanza costante.
Caratteri ampelografici:
germoglio ad apice medio, a ventaglio, cotonoso, di colore verde pallido dai margini leggermente rosati. Foglia di media grandezza, pentagonale, a cinque/sei lobi, con seno peziolare a lira aperto o semichiuso, glabra, di colore verde pallido. Grappolo di media grandezza, cilindro-conico, a volte alato, semi-spargolo. Acino medio, ovoidale, con buccia mediamente pruinosa, di colore nero. Polpa sciolta di sapore neutro.
Attitudini colturali:
vitigno di media vigoria.
Allevamento e potatura:
si adatta a sistemi di allevamento a media espansione e vuole potatura di media lunghezza.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
sensibile ai freddi invernali; meda resistenza alla peronospora e all’oidio, abbastanza resistente al marciume.
Potenziale enologico:
se vinificata in purezza dà luogo ad un vino rosso carico con riflessi violacei, profumo di viola e spezie, sapore intenso, non molto tannico e di bassa acidità.
Cloni di prossima presentazione all’omologazione:
VCR 667, VCR 668, VCR 669, VCR 670 e VCR 671.