
Calabrese
Vitigno coltivato quasi esclusivamente in Sicilia sotto il nome di Nero d’Avola dove rappresenta una delle migliori uve rosse.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
15.687 | 19.685 | 14.182 | 11.409 | 18.830 |
Epoca di germogliamento: media.
Epoca di maturazione: media.
Produzione: anche elevata; per ottenere vini di qualità si deve limitare la potenzialità produttiva.
Caratteri ampelografici:
la varietà presenta un’elevata variabilità riferita a vigore, grandezza del grappolo, produttività. Germoglio ad apice espanso, cotonoso, su fondo bianco-verdastro. Foglia grande, orbicolare, intera. Seno peziolare a lira aperta o chiusa con bordi sovrapposti, seni laterali appena accennati. Superficie del lembo ondulata, opaca e glabra. Pagina inferiore aracnoidea. Grappolo medio, conico, alato, spesso composto, mediamente compatto. Acino medio, ellissoidale od ovale, con buccia pruinosa, di medio spessore e coriacea.
Attitudini colturali:
vitigno molto vigoroso con portamento della vegetazione semieretto-espanso. Predilige terreni profondi ma non troppo fertili, anche sassosi, e climi caldi e asciutti.
Allevamento e potatura:
dato il notevole vigore e l’ottima fertilità preferisce potature corte e povere e forme di allevamento poco espanse, tipo Guyot e cordone speronato.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
nella media. Non è particolarmente sensibile ad alcuna malattia se non all’accartocciamento fogliare.
Potenziale enologico:
dà vini dal caratteristico colore rosso ciliegia, asciutti, molto alcolici, giustamente acidi, di corpo, speziati, di ottima struttura. Possono essere invecchiati in purezza o in taglio con altri vini come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.
Cloni di prossima presentazione all'omologazione:
Calabrese (Nero d’Avola) VCR483, VCR484.