Biancolella
Il Biancolella è un vitigno a bacca bianca, autoctono della costa e delle isole della Campania, dove è stato introdotto probabilmente dalla Corsica, dove è noto come Petite Blanche e le cui prime barbatelle vi sarebbero state portate dai Greci.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
534 | 701 | 399 | 412 | 164 |
Epoca di germogliamento: precoce.
Epoca di maturazione: medio-tardiva.
Produzione: discreta.
Caratteri ampelografici:
germoglio ad apice espanso, lanuginoso, verde con striature di color rosso vivo. Foglia media, orbicolare, trilobata, con seno peziolare ad U allargato. Grappolo piramidale-cilindrico, con ali corte alla base. Acino medio, sferoide, con buccia pruinosa di color verde paglierino. Polpa succosa di sapore neutro
Attitudini colturali:
vitigno di buona vigoria.
Allevamento e potatura:
predilige una potatura lunga se coltivato in terreni freschi e fertili, ma può essere assoggettato a forme di allevamento basse ed a potatura corta quando lo troviamo in zone siccitose.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
sensibile a peronospora, sufficiente la resistenza alle altre crittogame.
Potenziale enologico:
dà vino di colore giallo paglierino, dai sentori fruttati con piacevoli note agrumate, di frutta gialla, mandorla e un sottofondo lievemente speziato. Al palato presenta buona freschezza e una vena di sapidità minerale dovuta alla sua origine vulcanica.