Mentre la protesta agricola assedia Bruxelles per le contestazioni contro la Pac (politica agricola comune), a Verona va in scena invece l’agricoltura del fare e del progettare il futuro.
Innovazione e sostenibilità
Sono infatti innovazione e sostenibilità le parole chiave della 116a edizione di Fieragricola, in scena da mercoledì 31 gennaio a sabato 3 febbraio presso il quartiere fieristico di Veronafiere, con 820 espositori da 20 Paesi, 11 padiglioni occupati, 52mila m2 di spazio espositivo, delegazioni e buyer provenienti da 28 Paesi. Tra i focus più seguiti: quelli sulla robotizzazione e sulla gestione smart dei dati attraverso DSS (sistemi di supporto alle decisioni), sensori di prossimità e da remoto (satelliti) e device.
Gli orizzonti del vigneto Italia
Alle innovazioni in viticoltura è dedicato, come da tradizione, il padiglione 4, dove lo stand di VCR, Vivai cooperativi Rauscedo, è una tappa obbligata per chi vuole vedere in anteprima i prossimi orizzonti del vigneto Italia.
Chi è a caccia di rimpiazzi ha manifestato grande interesse per l’ampia gamma di combinazioni varietà-portinnesto offerte non solo attraverso la classica barbatella, ma anche con barbatelloni e vasetti (tinypot, bigpot e readypot) in materiale biodegradabile per anticipare, in maniera sostenibile, l’entrata in produzione.
Contrastare global warming e malattie fungine
Gli eccessi climatici legati al global warming hanno messo ulteriormente sotto i riflettori le performance di resilienza garantite dai portinnesti della serie M, esclusiva di Vcr.
Dopo l’annata caratterizzata dai forti attacchi di peronospora, molti viticoltori si sono rivolti a Vcr per valutare la possibilità di impiantare le 14 varietà resistenti messe a punto da Vcr in collaborazione con Università di Udine e Istituto di genomica applicata. Aspirazioni purtroppo ancora frustrate in molte zone viticole dai ritardi della concessione all’impianto da parte delle autorità regionali.
Le garanzie del ministro
Garanzie per le chance dei Piwi, le varietà resistenti (e l’avvio della sperimentazione in pieno campo delle future varietà tea, ottenute da tecniche di evoluzione evoluta) sono però arrivate direttamente dal vertice del nostro Governo nazionale
Nel corso della prima giornata di Fieragricola Veronafiere. Il ministro Francesco Lollobrigida ha infatti voluto “toccare con mano” l’innovazione delle barbatelle Vcr. Nello stand dei Vivai Cooperativi Rauscedo (hall4F3) il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare ha scoperto dal nostro Ermanno Murari che almeno un terzo dei vini mondiali sono ottenuti da viti nate in Italia, frutto del know how di Vcr. Lollobrigida ha anche promesso il massimo impegno per garantire lo sviluppo dei vigneti del futuro, impiantati con varietà resistenti caratterizzate da #sostenibilità e resilienza al Climate change. #piwi #Vcr