Viosinho
Variedad proveniente de Portugal, cultivada principalmente en la región de Douro. También presente en Alentejo y Azores. Presenta racimo pequeño de compacidad media. Baya pequeña, elipsoidal de difícil separación del grano. De vigor medio y porte semierguido. Sensible al oídio y a la botritis, sensibilidad mediana al mildiu. Se adapta a varios tipos de suelos y a ambientes muy diversos, desde los más secos y cálidos hasta los más frescos. Variedad de buena productividad. Presenta época de maduración precoz. Proporciona vinos de color amarillo pajizo de acidez media, muy alcohólicos, con buen cuerpo y buena intensidad aromática. Apto tanto para consumo joven, como para larga crianza. También utilizado en la producción de vinos licorosos.
Clones en multiplicación:
Clones de próxima presentación a la homologación:
Superficie cultivada en Portugal
Año |
2000 | 2011 |
Hectáreas |
100 | 339 |
Aglianico, Aglianico del Vulture
Di origine antichissima, introdotti in Campania dalla Grecia, andarono successivamente diffondendosi in Basilicata ed in Puglia.
SUPERFICIE COLTIVATA IN ITALIA
ANNO |
1970 |
1982 |
1990 |
2000 |
2010 |
ETTARI |
15.529 |
15.011 |
13.028 |
9.887* |
11.030** |
* 2.333 di Vulture, 7.554 di Taurasi
** 3.500 di Vulture, 7.530 di Taurasi
Epoca di germogliamento: precoce.
Epoca di maturazione: tardiva.
Produzione: media e costante.
Caratteri ampelografici:
si coltivano generalmente due popolazioni diverse, una nella zona del Taurasi ed una nel Vulture, spesso però le loro caratteristiche differenziali dipendono dalle diverse condizioni ambientali. Germoglio aperto, cotonoso, verde o giallo bronzato. Foglia medio-piccola, pentagonale trilobata o pentalobata con seno peziolare a V chiuso. Grappolo piccolo o medio, cilindrico semplice o alato, mediamente compatto. Acino medio-piccolo sferico; buccia pruinosa. Il Taurasi si differenzia dal Vulture per la minore vigoria, per il grappolo tendente al cilindrico con, a volte, leggera acinellatura e per l’acino leggermente più piccolo.
Attitudini colturali:
vitigno di buona vigoria, tralcio lungo, robusto, ad internodi medi, vegetazione con portamento eretto ed equilibrato. Nelle zone classiche di coltura ad altitudini di 300-500 m sul livello del mare preferisce terreni sciolti e ben esposti; nelle zone più calde si adatta ai diversi tipi di terreno.
Allevamento e potatura:
nei climi caldi si adatta ad ogni forma di allevamento e potatura; nei climi più freddi dell’area di coltura sono indicate le forme a controspalliera, con tralci ben proporzionati attraverso oculate operazioni a verde. Queste operazioni consentono di evitare gli attacchi di botrite al grappolo e di ottenere una buona lignificazione dei tralci ed un prodotto perfettamente maturo.
Sensibilità alle malattie e alle avversità:
sensibile alla botrite ed al marciume acido nei climi più piovosi ed umidi. Soffre la siccità prolungata.
Potenziale enologico:
dà vino di colore rosso rubino intenso, di sapore fresco, fruttato, con ottimo profilo aromatico e polifenolico, di corpo, armonico. Invecchiato acquista in finezza sprigionando profumi delicati tanto da divenire un vino aristocratico ai più alti livelli dei classici vini italiani.
Cloni in moltiplicazione:
aglianico (biotipo Taurasi) VCR 2, VCR 7, VCR 13, VCR 23, VCR 103, VCR 106, VCR 109, VCR 111, AV 02, Aglianico del Vulture VCR 11, VCR 14.
Cloni di prossima presentazione all'omologazione:
aglianico (biotipo Taurasi) VCR 121, VCR 279, VCR 287, Aglianico (biotipo Taburno) VCR 381.
Formati disponibili:
formato A, B, C, F